Food Policy di Quartiere

Food policy nel quartiere di Monterosso – ‘CIBO DI COMUNITÀ’

Cosa significa ‘politica alimentare’Food policy’ in pratica? Quali attività e iniziative sono state realizzate nell’ultimo periodo col aiuto di ProPolis? Una lettura sulle initiative di ProPolis

Bergamo – zona nordest

Food Policy di Quartiere: perchè

Nel mese di settembre 2021, alcune associazioni, gruppi informali di cittadini e istituzioni operative nei quartieri della zona nordest di Bergamo, su stimolo dell’operatore comunale incaricato per il progetto food trail, hanno analizzato la possibilità di coordinarsi in rete, per intraprendere azioni per  ridurre l’impatto ambientale del cibo, nella vita di vicinato.

A tal fine hanno individuato 4 obiettivi collettivi:

  1. Promuovere la filiera corta del cibo
  2. Promuovere il cibo vegetale
  3. Promuovere il cibo come fattore di coesione sociale
  4. Ridurre l’uso delle plastiche negli imballaggi alimentari.

Food Policy di Quartiere: come

Le realtà interessate, a partire dal mese di ottobre 2021, si incontrano mensilmente per individuare e condividere le azioni collettive da mettere in campo, senza finalità di lucro, insieme o singolarmente, per raggiungere i 4 obiettivi. Gli incontri sono aperti a tutte le realtà operanti nella zona che vogliono condividere azioni chiare, semplici, rapide, precise e innovative.

Scopo del presente documento è tenere traccia di queste azioni, descrivendone obiettivi e modalità di realizzazione da 2021 ad oggi.

#1 Attenti a quei due

La fontana pubblica di piazza Pacati era provvista di due rubinetti con un getto talmente forte da mettere in difficoltà la bevuta, perché spruzzava e bagnava chi vi si chinava per dissetarsi. Analizzato l’enorme spreco d’acqua, le associazioni ProPolis e Mercato&Cittadinanza, di concerto con la manutenzione comunale, hanno suggerito di ridurre la mandata dell’acqua e di sperimentare un rubinetto a vite a fianco di quello a pressione. Un mese di sperimentazione si è concluso con un referendum il 16.10.21, svoltosi durante il mercato agricolo, in cui 60 persone partecipanti hanno indicato (a maggioranza del 65%) quale fosse il rubinetto migliore per bere: il rubinetto a vite.
Questa scelta riduce il consumo di acqua di circa il 50% per ogni abbeverata, rispetto alla situazione precedente e favorisce l’uso dell’acqua proveniente dal monte Arera. Viceversa, in precedenza, chi aveva sete, avrebbe frequentemente acquistato la bottiglietta di plastica al bar di fianco alla piazza.

#2 Semina del grano

Gli allievi e le allieve delle classi prime della scuola primaria Rosa, in collaborazione con gli ortolani del Quintino (che coltivano un terreno pubblico in concessione dall’assessorato al verde) partecipano alla semina del frumento negli orti. L’attività pratica coinvolge 2 ortolani volontari, 2 insegnanti e 40 alunni. Negli orti viene osservata la maturazione del compost, raccolto qualche cespo di insalata, toccata qualche zucca, osservati porri, cavoli neri, cavoli cappucci…

Successivamente alla semina, l’attività viene elaborata in classe nelle ore di italiano, matematica e scienze.

#3 Insalate gentili

Gli ortolani del Quintino hanno realizzato una «Prosa Gentile» in cui vengono coltivati ortaggi da offrire, quando pronti, gratuitamente. A volte vengono donati a chi passa accanto agli orti, a volte vengono lasciate fuori dagli orti, in una cassetta. Durante l’autunno sono state piantate insalate, per essere distribuite gratuitamente in due momenti: a 50 famiglie in difficoltà nel quartiere e al mercato dei produttori agricoli di piazza Pacati di novembre 2021. Nel mercato organizzato dall’associazione Mercato&Cittadinanza, durante la distribuzione dell’insalata, gli ortolani hanno illustrato la finalità degli orti collettivi del Quintino.

#4 Cachi del frutteto

L’associazione Orti Ponchia, tramite accordo con l’assessorato al verde, ha preso in gestione lo spazio pubblico comunale di via Valle, denominato «Frutteto della Valle». L’associazione ha proposto i cachi, appena colti dagli alberi da frutto, al mercato agricolo di piazza Pacati, per illustrare le potenzialità di una piccola area verde pubblica, che può essere utilizzata per divenire un frutteto sociale, aperto a tutti, senza finalità di lucro, gestito da un’associazione. Durante il mercato i cachi sono stati distribuiti a offerta libera, per raccogliere fondi per l’acquisto di strumenti agricoli per la manutenzione del futuro frutteto sociale.

#5 Spesa SOSpesa

Mercato & Cittadinanza ha proposto, durante il mensile il mercato agricolo di piazza Pacati, una giornata di spesa solidale che ha coinvolto 15 produttori agricoli, 4 negozi di vicinato, singoli, gruppi e associazioni che operano nel quartiere. Nelle due settimane precedenti al mercato, l’associazione ha  recuperato cassette di frutta usate in legno, per trasformarle in contenitori degli alimenti da donare. I ragazzi dell’oratorio S. Barbarigo le hanno selezionate e dipinte di rosso, nel frattempo alcune classi della scuola primaria Papa Giovanni hanno realizzato i biglietti di auguri da mettere in ciascuna cassetta.

La mattina del mercato, agricoltori e cittadini hanno donato gli alimenti presenti al mercato, raccolti in apposite cassette, che al pomeriggio i volontari di Caritas e del Centro per Tutte le Età hanno recapitato a 25 famiglie in difficoltà presenti nel quartiere.

#6 Pane a Km zero

Il fornaio di piazza Pacati ha accolto la proposta delle associazioni ProPolis e Mercato&Cittadinanza di cuocere il pane a km zero. In collaborazione con l’associazione dei panificatori di Bergamo (ASPAN) ha offerto il pane cotto con farina di tipo 1, da frumento raccolto nel luglio 2021, proveniente dai campi bergamaschi di Romano, Azzano e Calvenzano e stoccato nel magazzino Terre Padane, di Telgate. La macina è stata effettuata nel molino Magri (MN).

L’iniziativa ha visto sfornare nel mattino del 19 febbraio, circa 700 ciabattine a km zero, che, ancora calde, sono state tutte vendute al mercato agricolo in meno di due ore, ai residenti del quartiere informati dell’iniziativa.

La quantità di CO2 prodotta, per il passaggio dalla semina al forno e poi al tavolo da pranzo, è stata fortemente ridotta rispetto al pane normalmente cotto e venduto, che proviene da frumento coltivato lontano, anche da paesi extraeuropei.

Alla prossima!

Se hai un’iniziativa da proporre, mettiti in contatto con noi

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